Il Diego Maradona si prepara ad accogliere uno dei match più attesi del calendario calcistico italiano: Napoli-Juventus, in programma domenica 7 dicembre 2025 alle 20:45. Una sfida che mette di fronte la seconda forza del campionato contro la settima, in una partita dal sapore particolare considerando anche gli allenatori in panchina. Antonio Conte, ex tecnico bianconero, sfida Luciano Spalletti, che ha scritto pagine di storia recente proprio sulla panchina partenopea.
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| Napoli-Juventus | |||
|---|---|---|---|
| GOL | 2,05 | 1,98 | 2,00 |
Il Napoli arriva all’incontro in un momento di forma eccellente, con 28 punti all’attivo frutto di 9 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte. Gli azzurri possono vantare un rendimento casalingo quasi perfetto (5 vittorie e 1 pareggio), mentre la Juventus con i suoi 23 punti (6 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte) mostra qualche difficoltà in trasferta, dove ha raccolto solo 2 successi in 6 partite.
I precedenti recenti sorridono ai partenopei, che hanno vinto 3 degli ultimi 5 scontri diretti, con un pareggio e una sola vittoria juventina. L’ultimo confronto si è concluso 2-1 per il Napoli, confermando il trend favorevole ai padroni di casa.
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Pronostico risultato esatto Napoli-Juventus
Per questo tipo di partite è sempre difficile fare una previsione. Possiamo sicuramente dire che, per il forte calore casalingo del Maradona e la buona condizione dei ragazzi di Conte, in questo caso il nostro pronostico Napoli-Juventus pende dalla parte del Napoli.
| Napoli-Juventus | |||
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| 2-1 | 9,50 | 9,75 | 10,00 |
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La squadra di Conte sta attraversando un ottimo momento di forma con 4 vittorie nelle ultime 5 partite, l’imbattibilità casalinga e una solidità difensiva notevole. La quota di 2.45 offerta da AdmiralBet per il segno 1 rappresenta un valore interessante considerando il divario prestazionale tra le due squadre. La Juventus, pur essendo imbattuta da 5 gare, ha mostrato qualche incertezza in trasferta. Spalletti sta costruendo una squadra solida, ma al Maradona la sfida si presenta in salita.
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Condizione squadre
I partenopei stanno vivendo un periodo straordinario sotto la guida di Antonio Conte. Con 28 punti in 13 giornate, occupano stabilmente la seconda posizione in classifica, proponendosi come seri candidati alla vittoria finale. Il tecnico pugliese ha plasmato una squadra solida e concreta, capace di conciliare risultati e bel gioco. Il Napoli vanta numeri impressionanti, specialmente in fase difensiva: solo 11 reti subite in campionato, di cui appena 3 al Diego Maradona. L’equilibrio tattico imposto da Conte ha trasformato gli azzurri in una macchina quasi perfetta, soprattutto tra le mura amiche dove il rendimento è quasi impeccabile (5 vittorie e 1 pareggio).
Nell’ultimo impegno, i partenopei hanno superato il Cagliari ai calci di rigore in Coppa Italia, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari, dimostrando carattere e determinazione anche nei momenti di difficoltà. La vittoria ai rigori (9-8) ha confermato la solidità mentale di un gruppo che sembra non mollare mai.
La Juventus di Luciano Spalletti sta attraversando un periodo di transizione, cercando di assimilare i principi di gioco del nuovo tecnico dopo anni di calcio allegri-centrico. Con 23 punti conquistati (6 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte), i bianconeri occupano la settima posizione in classifica, un rendimento al di sotto delle aspettative per un club del calibro della Vecchia Signora. Nonostante l’avvio non brillantissimo, nelle ultime settimane si intravedono segnali di crescita: 3 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 5 partite testimoniano un progressivo miglioramento. L’ultimo successo contro l’Udinese (2-0) ha evidenziato una maggiore solidità difensiva e un’impronta di gioco più definita.
Il problema principale della Juventus resta il rendimento esterno. Lontano dall’Allianz Stadium, i bianconeri hanno collezionato appena 2 vittorie in 6 trasferte, con 2 pareggi e 2 sconfitte. Un dato preoccupante in vista della trasferta al Maradona, uno degli stadi più caldi d’Italia. Spalletti sta lavorando per implementare il suo calcio fatto di possesso palla, pressing alto e costruzione dal basso. Il 4-3-3 sembra essere il modulo di riferimento, anche se il tecnico toscano non disdegna variazioni tattiche a partita in corso. Il reparto offensivo produce (17 gol segnati), ma manca ancora quella continuità necessaria per competere ai massimi livelli.